The “Soap bubbles against coronavirus” initiative arrived at the Manaheim Children’s Home, located in Grafton (rural area of Freetown, capital of Sierra Leone). To prevent the spread of infectious diseases such as covid-19, the children of this orphanage have been provided with face masks and everything needed to wash their hands properly, including the most obvious but often also the least available.
The home was established in the 1990s by Melrose Kamara, a philanthropist and a physically impaired woman who has passion for extremely vulnerable children affected by civil war in Sierra Leone.
Madam Melrose started out of nowhere, making her home available to help abandoned children, and in particular those with physical disabilities like her, since in fact these children are often neglected and sometimes abandoned because of their deformity.
Manaheim indeed is home to children that others have effectively been “thrown away”. Children here suffer also from epilepsy, mental health issues, encephalitis and polio: conditions widely misunderstood, stigmatized and feared by the communities in Sierra Leone.
Despite the enormous challenges faced during an entire life dedicated to the most vulnerable children rejected by society, madam Melrose still dreams of a brighter future for children with disabilities and that one day society will have a place to accept them and give them more meaningful lives as human beings.
L’iniziativa “Bolle di sapone contro il coronavirus” è arrivata al Manaheim Children’s Home, situato a Camp Grafton (area rurale di Freetown, capitale della Sierra Leone). Per prevenire la diffusione di malattie infettive come il covid-19, ai bambini di questo orfanotrofio sono state donate mascherine per il viso e tutto il necessario per lavarsi le mani correttamente, incluso ciò che è più ovvio ma che spesso è anche il meno disponibile.
Il Manaheim Children’s Home è stata fondato negli anni ’90 da Melrose Kamara, una filantropa che, malgrado afflitta da disabilità fisiche si è dedicata da sempre ai bambini estremamente vulnerabili colpiti dalla guerra civile in Sierra Leone.
La signora Melrose iniziò dal nulla, mettendo a disposizione la sua casa per aiutare i bambini abbandonati, e in particolare quelli con disabilità fisiche come lei, poiché infatti questi bambini sono spesso trascurati e talvolta abbandonati a causa della loro deformità.
Il Manaheim ospita i bambini effettivamente “buttati via” da altri. I bambini qui soffrono anche di epilessia, problemi di salute mentale, encefalite e poliomielite: condizioni ampiamente fraintese, stigmatizzate e temute dalle comunità della Sierra Leone.
Nonostante le enormi sfide affrontate durante un’intera vita dedicata ai bambini più vulnerabili respinti dalla società, la signora Melrose sogna ancora un futuro più luminoso per i bambini con disabilità e che un giorno la società meglio accettarli come qualsiasi essere umano.